Parigi-Nizza 2017, Porte supera Contador – Henao nuovo leader

Reazione d’orgoglio di Richie Porte alla Parigi – Nizza 2017. Lontano dai primi in classifica generale, il capitano della BMC coglie l’attimo sul Col de la Couillole per staccare tutti ed imporsi in solitaria. Alle spalle dell’ex compagno di squadra si piazza Alberto Contador (Trek-Segafredo), che nel finale riesce a staccare Sergio Henao (Sky), ripreso proprio allo sprint da Daniel Martin (Quick-Step Floors), terzo di giornata,

Approfittando del netto cedimento di Julian Alaphilippe (Quick-Step Floors), il colombiano è il nuovo leader della generale davanti a Martin e Contador, separati da un solo secondo.

Se i primissimi chilometri sono più tranquilli, non ci vuole molto perché qualcuno provi ad allungare. Approcciandosi alla prima salita del giorno si muove Jan Polanc (UAE Team Emirates), raggiunto ai piedi dell’ascesa da Axel Domont (Ag2r La Mondiale), Jan Polanc (UAE Team Emirates), Omar Fraile (Dimension Data), Lilian Calmejane (Direct Energie) e Delio Fernandez (Delko – Marseille). Il gruppo lascia subito fare e il loro vantaggio al GPM è di 3’25”. Nella successiva discesa si muove Pierre-Luc Périchon (Fortuneo-Vital Concept), che culminerà il suo inseguimento a metà salita successiva.

Nel frattempo il gruppo prosegue tranquillo con un ritardo che sale sino a 5’15”, ma a quel punto agli uomini Quick-Step Floors si sostituiscono maglie BMC e Sky, che imprimono un ritmo ben diverso. Mentre Calmejane e Domont lottano per i GPM, regolarmente conquistati dal primo, il distacco scende così sino a 3’30” ai piedi della penultima salita de giorno, il Col Saint-Martin. A muoversi è nuovamente Calmejane, che parte sin dalle prime rampe, staccando nettamente gli altri. Al suo inseguimento restano i soli Fernandez e Domont, mentre il gruppo segue senza troppo forzare almeno sino a metà salita, quando arriva un netto cambio di ritmo degli Sky.

A quel punto il gruppo maglia gialla si sfalda notevolmente, tanto che anche Julian Alaphilippe (Quick-Step Floors) mostra qualche segno di cedimento, così come Tony Gallopin (Lotto Soudal), che perde contatto proprio in vista del GPM. Conquistando altri punti preziosi, Calmejane scollina solitaria con circa un minuto di vantaggio su Mauro Finetto (Delko-Marseille), che prova un’azione dalla media distanza. Mentre Gallopin rientra in gruppo, nella discesa il veronese viene fermato da una foratura, dovendo rinunciare alla sua azione. Al suo posto si muovono invece Cyril Gautier (Ag2r – La Mondiale), Diego Ulissi (UAE Team Emirates) e Quentin Pacher (Delko Marseille-Provence KTM), che arrivano ai piedi della salita finale con un ritardo di 50 secondi sulla testa della corsa e un vantaggio di una ventina di secondi sul gruppo.

Ripreso rapidamente il fuggitivo del mattino, il trio si spezza sotto l’impulso di Pacher, che deve tuttavia arrendersi poco dopo al ritmo di Ulissi, che rimane così solitario in testa alla corsa. Il vantaggio non decolla mai rispetto al gruppo, tenuto sotto controllo dagli Sky, che salgono regolari. Ma quando Jarlinson Pantano (Trek-Segafredo) prende le redini del gruppo, il ritmo cambia completamente. L’accelerazione del colombiano fa molto male e le conseguenze sono immediate. Il vincitore di ieri Simon Yates (Orica-Scott) è tra le prime vittime, assieme a Tony Gallopin (Lotto Soudal) e Julian Alaphilippe (Quick-Step Floors), che scortato da David De La Cruz cerca di limitare i danni.

Ripreso anche Ulissi, il gruppo viene nuovamente tirato dagli Sky, con Pantano che si prende un paio di chilometri per rifiatare, lasciando a Mikel Nieve il compito di portare avanti il carrozzone composto dagli uomini di classifica, ed eccezione dei già citati. Una nuova accelerazione del colombiano spezza tuttavia nuovamente il gruppo di una decina di unità, lasciando davanti solamente sei uomini oltre a lui: Alberto Contador (Trek-Segafredo), Sergio Henao (Team Sky), Ion Izagirre (Barhain-Merida), Richie Porte (BMC Racing), Dan Martin (Quick-Step Floors) e Jakob Fuglsang (Astana). Quando Pantano si scarta, iniziano gli attacchi.

Primo a muoversi è Fuglsang, che non rappresenta un pericolo per la generale. Ma su di lui si riporta Izagirre e quindi tutti gli altri, con Henao, maglia gialla virtuale, a chiudere. L’altro che non fa paura in classifica è Porte, che infatti è uno dei più attivi. Dopo un paio di accelerazioni chiuse entrambe le volte da Contador, il corridore tasmano guadagna qualche metro su Contador e Henao, che si guardano. È il momento decisivo e l’australiano non si guarda più dietro.

Da quel momento per il capitano della BMC è una personale cronometro verso il traguardo, mentre gli altri sono in lotta per il podio. Henao ha il coltello dalla parte del manico e può permettersi di giocare sulla difensiva, mentre Contador deve far fronte al ritorno di Martin, che sale del suo passo col suo fare ciondolante. Lo spagnolo cerca la collaborazione del colombiano, senza avvedersi che in realtà l’uomo Sky è meno brillante di quanto dà a vedere. Quando Contador accelera per distanziare ulteriormente Martin è infatti il sudamericano a cedere. A quel punto il Pistolero prova a guadagnare il più possibile, ma la vittoria di tappa è ormai andata e anche la classifica non sembra più ribaltabile visto che mancano meno di due chilometri. Richie Porte è imprendibile e si impone a braccia alzate, mentre per lui arriva solo un secondo posto. Allo stremo, Henao si fa superare sul traguardo dallo stoico Martin, potendo comunque festeggiare la maglia gialla sul podio.

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